3-4 marzo 2007 - Eclisse Totale di Luna
Un'eclisse perfetta
di Lorenzo Comolli


Tradate (VA)
45°42'44,4" N    8°54'26,1" E   quota 305m

Questa eclisse è stata davvero perfetta sotto diversi punti di vista: innanzitutto le condizioni geometriche del fenomeno vedevano favoritissime le località europee e in particolare italiane, con l'eclisse altissima in cielo e ben visibile per tutta la sua durata. Inoltre, per la maggior parte del territorio italiano, il tempo meteorologico è stato perfetto, con totale assenza di nuvole. Ciò mi ha permesso di riprendere l'intera eclisse in tutte le sue fasi, scattando oltre 1200 fotografie digitali dalle ore 21 alle 3.30, a intervalli di un munito. I risultati delle elaborazioni sono qui presentati.

Animazioni


Sequenza animata AVI dell'intera eclisse, dalle h 21.02 alle 3.30, a passo di 1 minuto (!). (10MB, richiede codec divx)
Animazione GIF della librazione giornaliera lunare causata dallo spostamento della località di osservazione. Ottenuta componendo due immagini riprese a distanza di 7h 28m.


Le principali fasi dell'eclisse allineate sulle stelle. Il movimento della Luna è dall'alto a destra verso il basso a sinistra. Le riprese utilizzate sono delle ore: 23.07 (metà ingresso parzialità), 23.44 (inizio tot), 0.21 (massimo), 0.58 (fine tot), 1.35 (metà uscita parzialità). La stella visibile nella parte destra dell'immagine è 54 Leonis di magnitudine 5.9.
Telescopio Schmidt-Cassegrain 20cm ridotto a f/6.3, fotocamera Canon EOS 350D, ISO 400 (parz) e 800 (tot), tempi da 1/500s a 5s.


Tutte le fasi dell'eclisse, da penombra a penombra. Ciascuna immagine è ripresa a 12 min di distanza.
Telescopio Schmidt-Cassegrain 20cm ridotto a f/6.3, fotocamera Canon EOS 350D, ISO 400 (parz) e 800 (tot), tempi da 1/1000s a 5s.


La fase di massimo è il momento in cui la Luna è più scura e meglio mostra la sua colorazione rossa.  Questa immagine, centrata intorno alle ore 0.21, è ottenuta dalla media di 13 immagini scattate tra le 0.13 e le 0.29. La stella visibile nella parte destra dell'immagine è 54 Leonis di magnitudine 5.9.
Telescopio Schmidt-Cassegrain 20cm ridotto a f/6.3, fotocamera Canon EOS 350D, ISO 800, pose da 5s.
[Questa immagine è stata pubblicata in copertina di Sky and Telescope, agosto 2007]


L'ingresso e l'uscita dall'ombra mostra contrasti intensissimi, tra la zona illuminata e quella in ombra. Questa composizione della 1.20 con tecniche HDR (High Dynamic Range) mostra contemporaneamente le sfumature di rosso/arancio dell'ombra e la zona illiminata dal Sole.
Telescopio Schmidt-Cassegrain 20cm ridotto a f/6.3, fotocamera Canon EOS 350D, ISO 400, pose da 1.6s, 0.3s, 1/10s, 1/40s, 1/160s.



Strisciata delle fasi centrali dell'eclisse, ottenuta su un unico fotogramma di pellicola con un obiettivo 8mm all-sky. L'unica stella che non ha lasciato strisciate è ovviamente la Polare.
Fotocamera Fujica con obiettivo 8mm f/16, pellicola Kodak Elite 100 ISO, posa 3h10m, centrata sulla totalità dalle 22.46 alla 1.56.


Un'eclisse di Luna non è come una eclisse di Sole, in gradi di modificare il clima locale. Quindi non ho eseguito misure ambientali "serie". Purtuttavia nel log delle pose fotografiche ho registrato le temperature e umidità di tanto in tanto. Il risultato della messa in grafico è qui mostrata e sembra mostrare un andamento chiaramente simmetrico rispetto al massimo. Durante le fasi centrali la temperatura è salita di circa 3°C e l'umidità è scesa. La spiegazione del fenomeno è semplice: il vento favonico. La spiegazione nella prossima figura.


Questi grafici riportano le misure ambientali fatte dall'amico Elia Cozzi con la sua centralina meteo, e riguardano la notte dell'eclisse e quella precedente. E' evidente un andamento analogo, nonostante la notte precedente non vi fosse nessuna eclisse. Il motivo dell'aumento notturno della temperatura è da imputarsi al vento caldo e secco da Nord, il favonio, che si è sollevato intorno alle 22, come evidente dalle misure della velocità del vento.


La Luna solitamente appare grigia, ma in realtà possiede delle tenui colorazioni caratteristiche del tipo di rocce, in particolare i toni azzurri corrispondono a rocce ricche in titanio, mentre quelle rosse ne sono povere. I colori della Luna possono essere ripresi sono tramite immagini con elevata dinamica, come questa ottenuta dalla media di 60 scatti ripresi tra le 21.02 e le 22.02, prima che iniziassero le fasi principali dell'eclisse (la penombra era iniziata da poco). Elaborazione tramite incremento della saturazione dei colori.
Telescopio Schmidt-Cassegrain 20cm ridotto a f/6.3, fotocamera Canon EOS 350D, ISO 400, pose da 1/1000s.





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