18 novembre 1999
La pioggia delle Leonidi
di Lorenzo Comolli

Dopo la delusione del 1998, quest'anno le Leonidi hanno dato spettacolo: il picco massimo è stato raggiunto intorno alle ore 2 TU (ovvero le 3 ora solare) del 18 novembre. Erano visibili così tante meteore che si faceva fatica a contarle tutte! Le prime stime indicano un HR (Hourly Rate, tasso orario di meteore viste) intorno a 1500 meteore/ora per un singolo osservatore. Per stime più precise è necessario attendere ancora qualche giorno affinchè tutti i dati possano essere analizzati.

Le condizioni metereologiche del Nord Italia hanno permesso di osservare questo stupendo fenomeno sotto un cielo limpidissimo, grazie alla presenza del Fohn, il vento che ha spazzato come per magia tutte le nuvole che in giornata avevano portato la neve fino a quote basse (300m). Il problema è stato riuscire a raggiungere una località in quota, proprio a causa della neve. Io e Alberto Brunati abbiamo tentato l'ascesa a San Martino (un monte a 1087m di quota nel Varesotto), e abbiamo dovuto fermarci a circa 100m dalla vetta, dopodichè abbiamo portato i nostri 3 telescopi in spalla fino in cima. Il non facile trasporto ha richiesto ben due ore!

Ma la fatica è stata ampiamente ripagata dalle Leonidi, in particolare da 3 bolidi, di cui due più luminosi della Luna e uno di poco inferiore (i primi di m=-15 e il terzo di m=-10).
La fortuna ha voluto che il primo di questi venisse catturato da una delle mie macchine fotografiche, la Nikon con obiettivo 50mm f/1.8 e pellicola PJ-400. Fantastica la scia che ha lasciato in cielo e che è rimasta visibile per quasi 20 minuti!!!
In questa immagine vediamo la sequenza del bolide e della sua scia.


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Questa immagine è stata presente per un anno nella homepage di Leonids Live, la pagina della Nasa dedicata all'evento!

In queste altre immagini ci sono in dettaglio il bolide e la prima foto della scia.

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In alto a sinistra: il bolide di m=-15 della 1.43 TU. In bassi si riconosce la testa e la zampa anteriore del Leone con Regolo. Obiettivo 50mm f/1.8, posa di 4 minuti su PJ-400. Località San Martino.

In alto a destra: ingrandimento della precedente.

A sinistra: la bellissima scia lasciata dal bolide della 1.43 TU. E' rimasta visibile in cielo per quasi 20 minuti! Obiettivo 50mm f/1.8, posa di 4 minuti su PJ-400. Località San Martino.

In basso: composizione di 5 immagini che mostra tutte le meteore cadute in 20 minuti. Si possono contare 17 meteore. Dati come le precedenti.
 

Per tutte: clicca sulle immagini per vederle più grandi.

Il bolide della 1.43 TU è visibile anchein un angolo di un'immagine a grande campo ottenuta con un obiettivo 16mm f/2.8, pellicola PJ-400, posa di 8 minuti.
Sono visibili anche molte costellazioni: Orione, Toro, Perseo, Cane Maggiore e Minore, Gemelli, Auriga...
A destra si vedono Giove e Saturno.
L'alba rischiara il cielo, è visibile, luminosissimo, Venere. Si vede il profilo di uno dei miei due telescopi, e anche la neve sul piazzale di San Martino. Obiettivo 16mm.



LE OSSERVAZIONI
Ecco qualche grafico che riassume le registrazioni effettuate nella notte. I valori indicati si riferiscono alle meteore viste da un singolo osservatore (io) con lo sguardo completamente libero. Si nota molto bene il picco che si è verificato poco dopo le 2 TU.
Per vedere i grafici più grandi, clicca sulle immagini
Grafico a punti dell’attività meteorica (HR, ovvero hourly rate, tasso orario)
Grafico a istogrammi di 5 minuti ciascuno. In ordinata c’è l’HR, ovvero il tasso orario equivalente misurato nei 5 minuti. I colori diversi di alcune colonne indicano che quello non è un dato misurato ma un’interpolazione tra due misurazioni.
Grafico a istogrammi di 5 minuti ciascuno. In ordinata c’è lo ZHR, ovvero il tasso orario zenitale, ottenuto dall’HR in base alla magnitudine limite e all’altezza del radiante. I colori diversi di alcune colonne indicano che quello non è un dato misurato ma un’interpolazione tra due misurazioni.
(Nota: nel calcolo dello ZHR è stato utilizzato un indice di popolazione r pari a 2)
Istogramma della distribuzione in magnitudine delle Leonidi. Si nota che non è presente un gran numero di bolidi. E’ stato ottenuto da un campione di 100 meteore viste quando l’attività non era elevatissima.

Per ogni commento o critica, scrivimi: comolli@libero.it


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