19 novembre 2002
Il Leone ruggisce ancora!
di Lorenzo Comolli
LOCALITA': Notre Dame Des Anges, vicino St Tropez, Francia meridionale
lat. 43°16'45"N, long. 6°17'51"E, 700m di quota
IMMAGINI
Le cinque macchine fotografiche hanno scattato a raffica dalle 0.50 alle 5.33 TU, impressionando 8 rullini. La Luna Piena presente in cielo ha contribuito in maniera determinante a schiarire il fondo cielo, quindi le pose non sono potute essere molto lunghe. Ho scelto di non chiudere i diaframmi per ottenere la maggior quantità di luce possibile dalle leonidi.

Di seguito presento alcune delle elaborazioni ottenute a partire dalle immagini riprese.
 

Composizione di 19 immagini centrate sul radiante che mostrano 44 Leonidi tra cui un bolide che ha lasciato una piccola nube. Immagini ottenute con obiettivo 50mm f/1,8, pose di 3 minuti su pellicola E200 sviluppata a 320 ISO (push +1), ottenute scegliendo le pose tra le 2.30 e le 5.30 TU.
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Composizione di 14 immagini centrate sull'Orsa Maggiore. Immagini ottenute con obiettivo 50mm f/2, pose di 3 minuti su pellicola E200 sviluppata a 320 ISO (push +1), ottenute scegliendo le pose tra le 2.30 e le 5.30 TU.
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Composizione di 8 immagini centrate appena a Nord del radiante, in una regione di cielo tra Leone e Orsa Maggiore (Dubhe e Merak sono le due stelle in alto a sinistra). Immagini ottenute con obiettivo 40mm f/2,8, pose di 6 minuti su pellicola E200 sviluppata a 320 ISO (push +1), ottenute scegliendo le pose tra le 2.30 e le 5.30 TU.
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Composizione di 10 immagini riprese dalla 1.21 alle 5.30 TU. Pose da 6min con 16mm f/2.8 e E200 sviluppata a 320 ISO (push +1). I due bolidi sono quelli delle 4.37 (centro) e 5.02 (dx) TU.
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VIDEOCAMERA

Ho impiegato anche una videocamera digitale con il doppio vantaggio di ottenere filmati delle Leonidi e una registrazione dell'audio di elevata qualità con indicazione precisa dell'ora.
Videocamera digitale Panasonic DS-15, zoom impostato a 1x, gain-up (pose da 1/10s).
 

Composizione di tre meteore (tra cui un bolide) apparsi nel cielo chiaro dell'alba, vicino al pianeta Venere, visibile sotto la quercia da sughero.
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GRAFICI
Nella notte ho registrato su nastro i conteggi di meteore, e questi sono i grafici risultanti in termini di HR e ZHR.
 
Grafico dell'HR, ovvero Hourly Rate (tasso orario): è riferito a un singolo osservatore. Il periodo scelto per la rappresentazione dei dati è di 5 minuti e mostra un massimo nel periodo tra le 4.05 e 4.10 TU. Le barre di colore leggermente diverso sono ottenute interpolando quelle circostanti.
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Grafico dello ZHR, ovvero Zenithal Hourly Rate (tasso orario zenitale): è riferito a un singolo osservatore in condizioni ideali, ovvero con magnitudine limite di 6,5 e radiante allo zenith.
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IL RACCONTO DELLA SPEDIZIONE

IL SITO DI OSSERVAZIONE
Semplicemente una notte stupenda! In cinque abbiamo rischiato e siamo andati nel Sud della Francia (Alberto Gianni, Alessandro Gambaro, Angelo Veronesi, Marco Marzetta ed io). Ci siamo fidati ciecamente delle previsioni del NOAA che ancora una volta si sono rivelate determinanti. Abbiamo scelto una località isolata da grosse città e il più possibile in quota, nella estrema punta sud della Costa Azzurra, nei pressi di St Tropez, a metà strada da Tolone. Il luogo fa parte del Massif des Maures, una grandissima e splendida foresta collinosa/montagnosa di querce da sughero. Siamo saliti sul picco di Notre Dame des Anges e ci siamo fermati poco sotto la vetta a quota 700m. (43°16'45"N, 6°17'51"E, dati dal GPS di Alessandro)
 

Le ultime previsioni del NOAA che abbiamo consultato poco prima di partire per la Francia: come si vede il sito continentale più favorito risulta l'estremo Sud della Costa Azzurra, in Francia. L'immagine a sinistra è riferita alle 0 TU del 19 novembre, mentre quella di destra alle ore 6 TU, vicino al picco previsto alle 4 UT. Le previsioni sono basate sulle osservazioni del 18 novembre alle ore 6 TU.
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Cartina con indicate alcune delle spedizioni positive dei membri del GAT: tre nel sud della Francia o quasi e una in Sicilia.
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Dettaglio del sito di osservazione, posto su un tornante della strada che conduce alla vetta del monte Notre Dame des Anges, a 700m di quota.
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LE OSSERVAZIONI
Le Leonidi non hanno deluso, fornendo uno spettacolo memorabile, di poco sotto al livello del 1999 (ma bisogna tener conto che la Luna piena impediva l'osservazione delle Leonidi più deboli).
Il picco è sembrato leggermente in ritardo, forse alle 4.08 TU. Abbiamo notato un gran numero di meteore luminose (tipo -2/-3) con scia nella fase ascendente del picco, mentre in quella discendente la magnitudine media è parsa inferiore.

Il numero totale di meteore osservate è stato stimato nell'ordine delle migliaia di meteore. Dati della nottata: mag. lim. intorno alla +5 (poco prima del picco) e 5.5 (poco dopo il picco), cielo limpidissimo, nessuna nuvola in tutta la notte, temperatura tra +4 e +6°C, umidità al 100% calata dopo le 4, arrivata al 70% alle 6.

Le prime elaborazioni dei dati osservativi rilevano un picco alle 4.08 TU con un HR di 1049, che considerando r=2 e maglim=5.5 fornisce uno ZHR di 2474. Un picco secondario sovrapposto alla discesa è stato notato alle 4.24 TU con valore di 628 HR e 1436 ZHR.
 

Il campo osservativo situato su un tornante della strada che conduce alla vetta del monte Notre Dame des Anges, sul quale si trova una torre ripetitore visibile nell'immagine. Al centro si trova Alessandro.
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I BOLIDI
Bellissimi tre bolidoni, il primo alle 4.37.21 TU (ora ricavata dallo sbobinamento di nastri audio e video) stimato di mag circa -12 con doppio scoppio finale, verso Sud a circa 15° di altezza, di colore verde (ma anche un po' di rosso), con una scia rimasta visibile per 5-10min che si è vista evolvere a forma di galassia a spirale in poche decine di secondi.

Il secondo alle 5.02.19 TU che non abbiamo visto direttamente, ma solo il flash per terra, l'abbiamo stimato di -15, forse più della luna piena. Scoppiato vicino a Sirio, ha lasciato una scia per almeno 10 min.

Infine l'ultimo alle 5.11.30 TU, forse il più luminoso, non osservato da nessuno in quanto caduto poco sopra la Luna a Ovest, dietro un albero che ci riparava dalla luce lunare. Abbiamo visto un doppio flash attraverso gli alberi di colore rosso intenso. Stimiamo una luminosità pari o superiore a quella del bolide precedente, a giudicare dal flash.

Molti sono stati gli altri bolidi osservati, che in condizioni "normali" sarebbero ritenuti eccezionali, con magnitudini tra la -6 e la -10.
In fondo a questa pagina si trova una raccolta dei principali bolidi ripresi fotograficamente.

LE FOTOGRAFIE
I lavori fotografici erano uno dei principali obiettivi della spedizione, quattro di noi hanno scattato immagini di cui due con montature equatoriali motorizzate. La mia strumentazione comprendeva 5 fotocamere formato 35mm con tre 50mm f/1,8, un 40mm f/2,8 e un 16mm f/2,8, tutte montate sulla mia piccola montatura Kenko NES. I primi due bolidoni sono risultati sulle immagini col 16mm.
Ho impiegato anche una telecamera digitale che ha registrato decine di meteore, era puntata sul radiante.
Il luogo di osservazione era così sperduto che in tutta la notte non è passata un'auto (avevamo occupato completamente un tornante...) tranne quella di un astrofilo francese (Cyrille) che poi si è fermato a osservare con noi e ha registrato con la webcam il primo bolidone, oltre a decine di meteore.
 

La strumentazione impiegata per la ripresa delle immagini delle Leonidi: 5 fotocamere montate sulla montatura Kenko NES: quattro sulla piastra principale, una sulla barra dei contrappesi. Venere è visibile a fianco delle macchine fotografiche.
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Venere a Est nel cielo coi colori dell'alba.
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Foto di gruppo dei partecipanti al campo astronomico: da sinistra Alessandro, Cyrille, Alberto, Lorenzo, Angelo, Marco.
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CONCLUSIONE
Insomma, credo proprio che i tanti km di viaggio (500+500km) siano stati ampiamente ripagati! Anche gli altri membri della spedizione sono assolutamente d'accordo.
Abbiamo concluso la notte andando a dormire in un albergo dove ci siamo ampiamente riposati per effettuare tranquillamente il viaggio di ritorno.
 



LE IMMAGINI DEI BOLIDI
Le immagini di seguito sono state estratte dalle digitalizzazioni a piena risoluzione (2700dpi) in modo da permettere le triangolazioni con altre immagini dello stesso bolide riprese da località diverse. Per le immagini a piena risoluzione cliccaci sopra.
3.00.48 UT (m=-10)
Osservato visualmente, esploso in 2 momenti, con scia persistente per almeno 1 minuto, nella Chioma di Berenice.
Ripreso con 16mm f/2,8.
4.37.20 UT (m=-12)
Osservato visualmente, con doppio scoppio finale, scia persistente per almeno 5-10 minuti.
Ripreso con 16mm f/2,8.
Tra le 4.58 e 5.04 UT.
Ripreso con 40mm f/2,8.
Tra le 4.58 e 5.01 UT.
Ripreso con 50mm f/2.
5.02.19 UT (m=-15)
Osservato indirettamente il flash, scia persistente per almeno 10 minuti.
Ripreso con 16mm f/2,8.
5.27.30 UT (m=-8?)
Ripreso con 50mm f/1,8.
   
Tra le 5.30 e 5.33 UT.
Ripreso con 50mm f/2.
   

Sequenza della scia del bolide delle 5.02.19 UT.
Immagine del bolide di Lorenzo Comolli, realizzata con un 16mm f/2,8.
Immagini della scia di Alessandro Gambaro, realizzate con un 50mm.


Vai anche a vedere la pagina delle Leonidi del 1999.

Per ogni commento o critica, scrivimi: comolli@libero.it


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