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Ammassi
aperti in Cassiopea
Enrico Prosperi
Articolo pubblicato sul numero 216 (gennaio 2001)
della rivista
l'Astronomia, rubrica Profondo Cielo
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Sommario |
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Uno
sguardo alla costellazione
La costellazione di Cassiopea, facilmente riconoscibile
nei cieli dell’emisfero boreale, riveste un ruolo strategico: è,
infatti, fondamentale per orientarsi nei nostri cieli, collocandosi in
posizione opposta al Gran Carro rispetto alla Polare, in una regione fittamente
popolata di stelle e di nebulose, adagiata sul piano della Via Lattea,
in direzione pressoché opposta alla sua porzione centrale. Alle
nostre latitudini è una costellazione circumpolare, visibile durante
tutto il corso dell’anno. Le sue cinque principali stelle, ravvicinate,
brillanti e di luminosità simile, sono facilmente riconoscibili
e disegnano, nei cieli autunnali ed invernali, una “W”. |
Procedendo da ovest verso est, esse sono,
nell'ordine, Caph (beta), Schedar
(alfa), la gamma e Ruchbah
(delta), tutte di seconda magnitudine, ed infine Segin
(epsylon), la più orientale, di terza. Caph e Schedar
puntano, verso nord-ovest, in direzione di Alderamin (la alfa
di Cefeo, la stella più luminosa di questa costellazione) e, dalla
parte opposta, verso la gamma di Andromeda, la sua stella più
orientale. La gamma e Schedar indicano, verso sud, la posizione
del quadrato di Pegaso, 30° più in basso. Ruchbah e la
gamma puntano, ad est, verso Mirfak, la alfa del Perseo. |
![](cas.gif) |
Infine, ad est, troviamo il limite con la costellazione
della Giraffa (Camelopardalis), formata da stelle poco brillanti, che,
per contrasto, fanno risaltare ancor più la luminosità di
Cassiopea.
La costellazione è popolata da numerosi ammassi
aperti, da diverse nebulose e da alcune galassie. Due degli ammassi aperti
furono inclusi da Messier nel suo famoso
catalogo con i numeri 52 e 103.
Gli altri ammassi, che passeremo in rassegna in seguito, si trovano prevalentemente
nella regione centrale, a ridosso del disegno tracciato dalle cinque stelle
principali. Si tratta di oggetti percepibili in un buon binocolo e che
appaiono talvolta visualmente spettacolari all'osservazione anche con un
piccolo telescopio. |
Tabella
1.
Ammassi
Aperti |
Denominazione
|
A.R.
|
Dec.
|
Mag.
|
Dimens.
|
Num. Stelle
|
Classe
|
|
h m s
|
° ' "
|
|
'
|
|
n1 n2 r n
|
M52
(NGC7654) |
23 24 18,0
|
+61 35 00
|
6,9
|
12,0
|
100
|
2 2 r -
|
NGC103 |
00 25 18,0
|
+61 19 18
|
9,8
|
5,0
|
30
|
2 1 m -
|
NGC129 |
00 29 54,0
|
+60 13 00
|
6,5
|
21,0
|
35
|
3 2 m -
|
NGC146 |
00 33 06,0
|
+63 18 00
|
9,1
|
6,0
|
20
|
2 2 p -
|
NGC189 |
00 39 36,0
|
+61 05 42
|
8,8
|
3,7
|
15
|
3 1 p -
|
NGC225 |
00 43 30,0
|
+61 47 00
|
7,0
|
12,0
|
15
|
3 1 p n
|
NGC281 |
00 52 49,0
|
+56 37 42
|
7,4
|
4,0
|
|
n
|
NGC381 |
01 08 18,0
|
+61 35 00
|
9,3
|
6,0
|
50
|
3 1 m -
|
NGC433 |
01 15 10,0
|
+60 07 30
|
|
2,5
|
15
|
3 2 p -
|
NGC436 |
01 15 58,0
|
+58 49 00
|
8,8
|
5,0
|
30
|
1 2 m -
|
NGC457 |
01 19 33,0
|
+58 17 24
|
6,4
|
13,0
|
80
|
2 3 r -
|
NGC559 |
01 29 30,0
|
+63 18 00
|
9,5
|
4,4
|
60
|
1 1 m -
|
M103
(NGC581) |
01 33 22,0
|
+60 39 30
|
7,4
|
6,0
|
25
|
2 2 m -
|
NGC609 |
01 36 24,0
|
+64 32 12
|
11,0
|
3,0
|
|
|
NGC637 |
01 43 04,0
|
+64 02 12
|
8,2
|
3,5
|
20
|
1 2 m -
|
NGC654 |
01 44 00,0
|
+61 53 00
|
6,5
|
5,0
|
60
|
2 2 r -
|
NGC659 |
01 44 24,0
|
+60 40 12
|
7,9
|
5,0
|
40
|
1 2 m -
|
NGC663 |
01 46 17,0
|
+61 13 06
|
7,1
|
16,0
|
80
|
2 3 r -
|
(1) Per quanto riguarda
la tipologia degli ammassi aperti, la classificazione, definita da 2 numeri
ed altrettante lettere, è dovuta a Trumpler (esempio: "2 3 r n").
Il primo numero indica la concentrazione
1 - Separato, disgiunto dal campo
stellare circostante. Forte concentrazione verso il centro.
2 - Separato, disgiunto. Debole
concentrazione verso il centro.
3 - Separato, disgiunto. Nessuna
concentrazione verso il centro.
4 - Non ben separato dal campo
stellare circostante.
Il secondo numero specifica l'intervallo
di luminosità dei membri dell'ammasso
1 - Piccolo.
2 - Moderato.
3 - Ampio.
La terza lettera indica la popolazione
p - Povero (meno di 50 stelle).
m - Moderatamente ricco (50 - 100
stelle).
r - Ricco (più di 100 stelle).
Una "n" che segue la classe di
ricchezza indica la presenza di nebulosità.
Nel nostro caso, per quanto concerne
CR21, la classe è: "3 3 p". Ciò sta ad indicare che l'ammasso:
a. è disgiunto dal campo
stellare circostante e non presenta alcuna concentrazione verso il centro,
b. le differenze di luminosità
tra i membri dell'ammasso sono ampie,
c. é povero di stelle (~20)
e privo di nebulosità. |
Gli
ammassi del Catalogo di Messier
M52 (NGC7654)
si incontra a 6° da Caph, sul prolungamento della congiungente
con Shedir, in prossimità del margine occidentale della costellazione
ed a meno di 1° di distanza dal limite con Cefeo, mentre M103
(NGC581) si colloca in posizione centrale,
a ridosso di Ruchbah, 1° a ENE di questa.
M52 ha dimensioni di circa 12' ed una magnitudine
integrale di 6,9, è piuttosto ricco di stelle, oltre un centinaio,
con moderata concentrazione centrale e presenta una maggiore densità
nella porzione orientale, dove alcune delle sue stelle, ravvicinate e difficilmente
risolvibili, anche nelle riprese CCD amatoriali, con un tracciato a zig-zag
che si estende per quasi 1', paiono disegnare una coppia di scalini. L'ammasso
si colloca in una regione fittamente popolata dalle stelle del disco della
Via Lattea ed il limitato contrasto di luminosità, gli conferisce
un aspetto del tipo "sale e pepe". La densità stellare, in prossimità
del centro, è stata stimata in circa 3 stelle per parsec cubo. La
stella più luminosa appartenente alla sequenza principale è
di undicesima magnitudine e tipo spettrale B7. Due giganti gialle sono
più brillanti: la maggiore è di mag 7,77 e tipo F9, mentre
l'altra è una G8 di mag 8,22. Si tratta di un ammasso giovane, di
formazione assai recente: l'età stimata è di soli 35 milioni
di anni. |
La distanza non è nota
con certezza a causa dell'elevato assorbimento del gas interstellare: le
stime vanno da 3000 a 7000 anni-luce, con un valore attendibile di poco
superiore ai 5000.
M103 è una
delle ultime aggiunte, assieme a M101 e M102, di Messier
al suo catalogo. Egli lo inserì a seguito di un rapporto di Mechain,
ma non ebbe il tempo di osservarlo personalmete prima della pubblicazione.
Si tratta di un ammasso di luminosità integrale simile al precedente
(mag 7,4), ma di dimensioni più ridotte: circa 6'. Presenta una
debole concentrazione verso il centro ed è costituito da un numero
contenuto di stelle: poco più di 40 sono, infatti, i membri la cui
appartenenza all'ammasso è provata. Ad una distanza di 8000 anni-luce,
esso è il più remoto tra gli ammassi aperti del catalogo
di Messier. Il moto è in avvicinamento ad una velocità di
37 Km/sec. |
![](fig1sml.jpg) |
Figura
1. Riprese CCD dell'autore degli oggetti di cui si parla nell’articolo.
Osservatorio Astronomico di Castelmartini (Pistoia) - codice osservatorio:
MPC 160. Telescopio: Schmidt-Cassegrain di 254mm di apertura, operante
a f/6,3; camera CCD: Hi-SIS 22 equipaggiata con Kodak KAF-0400. Le immagini
sono il risultato della somma mediana di riprese multiple in binning 2x2,
ciascuna con posa di 45”, preventivamente calibrate. |
L'aspetto è caratterizzato dalla presenza di un
tracciato che lo attraversa obliquamente, in direzione NO-SE, formato da
alcune stelle piuttosto brillanti di magnitudini comprese tra la settima
e la nona e delle quali una, in posizione centrale, presenta una colorazione
arancio che contrasta con quella delle altre. La stella che domina il campo,
all'estremità di nord-ovest del tracciato descritto, la più
brillante in assoluto, è una stella che non appartiene all'ammasso.
Si tratta della binaria Sigma 131, formata dalle componenti A, di
mag 7,3, e B, di mag 10,5, separate di 14" e ben riconoscibile nella ripresa
CCD.
L'età dell'ammasso viene stimata in un intervallo
di tempo che spazia tra i 20 ed i 25 milioni di anni. |
Ammassi
aperti del catalogo NGC
Tra Caph e la gamma, dalla parte opposta
di Shedir, si incontra un discreto numero di ammassi aperti. Procedendo
da ovest verso est, ci si imbatte, infatti, in NGC129,
2°,8 ad est di Caph, e quindi in NGC103,
1°,2 a nord di quest'ultimo. Poco più di 20' a nord della kappa,
stella di mag 4,2, si incontra NGC146.
Oltre 2° ad ovest di gamma, si possono osservare NGC189
e NGC225, 50' a nord-est di quest'ultimo.
Si tratta di oggetti caratterizzati da una limitata concentrazione
centrale e da una modesta popolazione stellare. Il più cospicuo
sia per estensione (21') che per luminosità (mag 6,5) è NGC129,
formato da circa 50 stelle le più luminose delle quali sono di magnitudine
compresa tra la 8,4 e la 9,5.
NGC225 si estende per 12' ed è di settima
magnitudine. È formato da circa 20 stelle tutte attorno alla decima
magnitudine e che riempiono piuttosto omogeneamente il campo occupato dall'ammasso.
Una residua nebulosità che la classificazione indica avvolgere l'ammasso
non risulta visibile nell'immagine CCD. |
NGC281
si trova 1°,7 ad est di Shedir, immerso nella nebulosa diffusa
ad emissione SH2-184. È un ammasso di magnitudine integrale
7,4, che si estende per 4'. Il suo aspetto, oltre che per la nebulosità,
è caratterizzato dalla presenza di una stella assai luminosa (mag
7,4) al suo centro.
1°,6 ad ENE della gamma si può osservare
un debole ammasso aperto (mag 9,3) formato da circa 50 stelle di luminosità
piuttosto uniforme e che non presenta alcuna concentrazione verso il centro:
si tratta di NGC381, che occupa un'estensione
di 6' di diametro.
A sud della congiungente tra la gamma e Ruchbah
si trovano altri tre oggetti. |
![](fig2sml.jpg) |
Figura 2.
NGC381, NGC559, NGC654 e M103 sono qui mostrati in colore. Le immagini
sono elaborazioni dell'autore a partire dai dati in banda blù (B)
e rossa (R) rese disponibili dal Palomar Observatory Sky Survey di seconda
generazione (POSS 2). |
Il più piccolo (2',5) è NGC433,
1°,3 ad ovest di quest'ultima. Una stella di magnitudine 8,9 domina
l'ammasso. Circa 2° a sud-ovest di Ruchbah, in posizione ravvicinata,
si incontrano gli altri due, NGC436,
il più piccolo (5'), è formato da circa 40 stelle che mostrano
una spiccata concentrazione centrale, l'altro, NGC457,
è piuttosto esteso (13'), ricco di stelle (80) e luminoso (mag 6,4).
Le sue stelle più luminose sembrano disegnare una Y.
Lo spazio ad ovest di Segin, ad una distanza compresa
tra 1°,3 e 2°,8 dalla stella, è occupato da tre piccoli
ammassi poco brillanti. Sono, nell'ordine, NGC559,
NGC609 e NGC637.
In particolare, il primo e l'ultimo presentano una marcata concentrazione
centrale.
Infine, a SSO della medesima stella, ad una distanza
compresa tra 2°,2 e 3°,2, si collocano gli ultimi tre ammassi aperti
di questa rassegna. Il primo e più brillante (mag 6,5) dei tre è
NGC654, costituito da oltre 60 stelle
che manifestano una moderata concentrazione all'interno di uno spazio di
5'. 1°,2 più a sud si incontra NGC659,
relativamente debole (mag 7,9), formato da 40 stelle disposte in un'estensione
di 5', con una decisa concentrazione centrale. Infine, il più esteso
NGC663, con una luminosità integrale
di poco superiore alla settima magnitudine, costituito da un centinaio
di stelle, di varia luminosità, che manifestano una moderata concentrazione
all'interno di uno spazio di 16' di diametro. |
articolo di Enrico
Prosperi - l'astronomia n.216 - gennaio 2001
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