Sulla groppa del Mostro Marino 

Enrico Prosperi
Articolo pubblicato sul numero 247 (novembre 2003) della rivista l'Astronomia, rubrica Profondo Cielo



Sommario
    • Figura 1a. Riprese CCD amatoriali dei campi stellari con le galassie della rassegna. La maggior parte degli oggetti.
    • Figura 1b. Alcune riprese recenti. In particolare si può notare la supernova SN2003gs in NGC936
    • Figura 2. I gruppi di galassie di NGC584 e di NGC1052 (DSS).
    • Figura 3. Campo del gruppo di galassie di NGC936 (DSS-2).
    • Figura 4. Rappresentazioni a colori di alcuni degli oggetti della rassegna. Dati in banda blu (B) e rossa (R), tratti dal POSS 2. 
    • Figura 5. Immagini in pseudocolori di NGC 864, di NGC1022 e di NGC1042 tratte dalle riprese con la  WFPC-2 (HST). 
    • Figura 6. Immagine amatoriale di NGC 895 realizzata da Adam Block.
    • Figura 7. Ripresa della SN2003gs in NGC936 realizzata il 1 agosto con il telescopio da 0,9m del CTIO. 


 
La costellazione della Balena 
Nei cieli autunnali dell’emisfero boreale, la grande costellazione della Balena o Mostro Marino si mostra in direzione sud, culminando a metà della notte. Nonostante la notevole estensione, non ci sono stelle di prima grandezza. La più luminosa, infatti, è Difda (la beta, di colore arancio) che raggiunge a malapena la seconda, sul margine sud-occidentale. Dalla parte opposta, 40° più a nord-nord-ovest, meno brillante, possiamo osservare Menkar (la alfa), una stella rossa di mag 2,5. In mezzo il disegno della costellazione è descritto da stelle che raramente si avvicinano alla terza magnitudine. 
Tutta la regione è ricca di galassie, le più notevoli delle quali si collocano ad una distanza confrontabile con quella del Grande Ammasso in Virgo-Coma. Già in passato, dalle righe di questa rubrica, abbiamo avuto l’occasione di scrivere di alcune di queste ed in particolare di quelle che si raggruppano attorno a M77, nell’estrema regione nord-orientale (cfr.: M77 e le sue vicine, n. 237, dicembre 2002) ed in futuro avremo di nuovo l’opportunità di visitarne altre.
In questa cornice ci apprestiamo a descrivere alcune delle più cospicue tra quelle che si collocano nella regione che, a partire dalla theta (mag. 3,6) e da Baten Kaitos (la zeta, di mag 3,7), si estende fino al limite settentrionale con i Pesci e l’Ariete e verso est fino al margine con l’Eridano. 
Qui, come altrove nella costellazione, la maggior parte delle galassie tende a raccogliersi in gruppi più o meno affollati mentre piuttosto rari sono i casi in cui si incontrano isolate. In particolare, quasi tutti gli oggetti del nostro campione appartengono a quattro distinti gruppi il più popolato dei quali è quello di NGC1052 (LGG 71), in prossimità del margine con l’Eridano. Questo costituisce la porzione più prossima e rilevante dell’ammasso di galassie Cetus I.

Tabella 1
Denominazione
A.R.
Dec.
Mag.
Dimens.
Disp.
Incl.(1)
Moto
Tipo
Supernovae
Note
 
J2000.0
 
'
°
 
Km/sec
     
 
h m s
°  '  "
               
NGC 584
01 31 20,9
-06 52 06
10,4
4,2*2,3
55
 
1802
E4/S0
 
 
NGC 586
01 31 36,9
-06 53 40
13,2
1,5*0,7
0
 
1990
Sa
 
4',3 a ESE di NGC584
NGC 596
01 32 52,1
-07 01 57
10,9v
3,3*2,1
30
 
1876
E pec
 
 
NGC 600
01 33 05,5
-07 18 46
12,4
3,3*2,8
85
 
1842
SBd
 
17',1 a S di NGC596
NGC 615
01 35 05,8
-07 20 27
11,5
3,6*1,4
155
 
1848
Sb
 
38' a ESE di NGC596
NGC 636
01 39 06,6
-07 30 47
11,3
2,8*2,1
40
 
1860
E3
 
 
NGC 681
01 49 10,9
-10 25 40
11,8
2,6*1,6
68
 
1745
Sab/SBab
 
 
NGC 701
01 51 03,9
-09 42 14
12,2
2,5*1,2
40
 
1829
SBc
 
 
NGC 779
01 59 42,6
-05 57 53
11,0
4,0*1,2
160
 
1391
Sb/SBb
 
 
NGC 864
02 15 27,4
+06 00 05
11,0
4,7*3,6
20
3
1562
Sc/SBc
 
 
NGC 895 (NGC 894)
02 21 36,6
-05 31 18
11,8
3,7*2,6
65
 
2288
Scd
   
NGC 936
02 27 37,6
-01 09 17
10,1v
4,7*4,1
135
2
1430
SB0
SN2003gs  
NGC 941
02 28 27,7
-01 09 06
12,2
2,6*2,0
170
2
1608
Sc/SBc
  segue NGC936 di 12',6
NGC 955
02 30 33,6
-01 06 26
12,0
2,8*0,7
19
6
1487
Sab
  segue NGC941 di 31',6
NGC 958
02 30 42,9
-02 56 21
12,2
2,9*1,0
10
 
5738
Sc/SBc
   
NGC 988
02 35 29,7
-09 21 35
11,0
4,6*2,5
112
 
1504
Sc/SBc
   
NGC 991
02 35 32,7
-07 09 20
12,0
2,7*2,4
60
 
1532
Sc/SBc
SN1984L  
NGC1022
02 38 32,8
-06 40 41
11,4v
2,4*2,0
65
 
1453
SBa
   
NGC1042
02 40 24,0
-08 26 02
10,9v
4,7*3,7
15
 
1368
Sc
   
NGC1052
02 41 04,9
-08 15 22
10,4v
3,0*2,4
118
 
1470
E4
   
 
NOTA (1): l'inclinazione rispetto al piano di vista è misurata su una scala che va da 1 (posizione frontale) a 7(di profilo). 
Per le galassie che presentano un'elevata inclinazione, il valore è calcolato mediante la formula di Hubble: i = 10(a-b)/a [dove: a=asse maggiore; b=asse minore]. Il valore 7 denota oggetti che sono inclinati non più di qualche grado rispetto al piano di vista.
Riferimenti: 
1. Megastar versione 3.1.1
2. NED - http://nedwww.ipac.caltech.edu/index.html
3. CDS - http://cdsweb.u-strasbg.fr/
4. SEDS - http://www.seds.org/~spider/ngc/ngc.html


 
In prossimità di Baten Kaitos e della theta
In posizione mediana, seguendo a breve distanza la theta, una stella di mag 3,6 e di colore arancio, 2°,2 più a ENE, si incontra NGC584. Si tratta di un oggetto piuttosto luminoso (mag 10,4) a forma di disco, che si allunga obliquamente per oltre 4’ da OSO verso ENE, e la cui tipologia è incerta: infatti, talvolta viene classificato come un’ellittica E4 oppure come una lenticolare S0. Si nota una stellina a NNE del brillante nucleo. È la galassia principale e la più occidentale del gruppo LGG27, distante circa 90 milioni di anni-luce. Altre componenti, nell’ordine NGC586, NGC596, NGC600, NGC615 e NGC636, si allineano, a partire da questa,  per 2° verso est. 
Nello stesso campo di NGC584, 4’,3 ad ESE, si osserva la piccola NGC586 (mag 13,2) una spirale Sa che si allunga per 1’,5 in direzione nord-sud.
25’ a ESE di NGC584 si trova NGC596, un’ellittica peculiare di mag 11, la seconda galassia del gruppo per luminosità e che precede di 12’,5 una stellina di mag 5,8. Oltre alla luminosità del nucleo si intravede una corona distorta da un probabile incontro ravvicinato con un altro componente del gruppo e dalla cui estremità sud occidentale si allunga verso ovest una debole “coda”. 
Figura 1a.  Riprese CCD amatoriali dei campi stellari con le galassie della rassegna. La maggior parte degli oggetti.
Osservatorio di Castelmartini (PT) - MPC 160. Autore: E. Prosperi. Telescopio: Schmidt-Cassegrain di 254mm, f/4,8-6,3; camera CCD: Hi-SIS 22. 
Le immagini sono il risultato della somma mediana di riprese multiple in binning 2x2, preventivamente calibrate (le singole pose sono di 45”). Tutte le figure che accompagnano l’articolo sono state elaborate con i programmi IRIS e PaintShop Pro.

 
17’ più a sud si fa notare la debole NGC600 (mag 12,4), una spirale SBd, disposta frontalmente, e di cui è agevole scorgere la barra centrale che si allunga da sud a nord e dalle cui estremità si originano i due bracci interni che si snodano in senso orario. È invece difficile distinguere le porzioni esterne, assai evanescenti.

Figura 1b.  Riprese CCD amatoriali dei campi stellari con le galassie della rassegna. 
Alcune riprese recenti. In particolare si può notare la supernova SN2003gs in NGC936, ripresa nella notte del 22 settembre. Scoperta il 29 luglio scorso dal reverendo australiano Robert Evans, forse il più famoso tra i cacciatori di questo tipo di oggetti, era ancora ben visibile quasi due mesi dopo. 

 
Sul prolungamento della direttrice che unisce NGC584 a NGC596, 38’ oltre quest’ultima galassia, in direzione ESE, si vede NGC615, una spirale Sb, piuttosto inclinata rispetto al piano di vista e che si estende per 3’,6 da SSE verso NNO. Si osserva un rigonfiamento centrale piuttosto brillante che contrasta con la debole porzione esterna dei bracci che si richiudono a formare un debole anello.
Leggermente distanziata, segue NGC636 a 1° di distanza. Si tratta di un’ellittica E3 piuttosto luminosa (mag 11,3) e di cui si nota soprattutto la brillante regione nucleare e la leggera forma ellissoidale appena allungata in senso obliquo, da sud-ovest verso nord-est.
Più a sud est, NGC681 e NGC701 sono le componenti prominenti del gruppo LGG33, distante oltre 80 milioni di anni-luce. Questo è costituito anche da membri più deboli che si raggruppano attorno a Baten Kaitos.
NGC681, una spirale Sab disposta di taglio che si allunga per 2’,6 da OSO verso ENE, la precede di 34’. Si nota il brillante rigonfiamento centrale, attraversato da un’evidente banda di gas e polveri, che ricorda l’aspetto della Galassia Sombrero (M104), nella Vergine.
38' a nord di Baten Kaitos ci si imbatte in NGC701, una spirale barrata SBc inclinata da sud-ovest verso nord-est. I bracci, appena avvolti in senso orario, accennano il disegno di una S. 5’,4 più a sud si intravede la debole IC1738.
In posizione isolata, 4°,8 a NNE di Baten Kaitos, si può osservare NGC779, una spirale Sb assai inclinata, che si allunga per 4’ da SSO verso NNE. Si nota, soprattutto, il brillante nucleo e, attorno ad esso, la porzione interna pare formare un anello che contrasta, in luminosità, con le propaggini esterne.
Figura 2.  Le aree dei gruppi di galassie di NGC584, in alto, e di NGC1052, in basso. Si intravedono anche altre galassie che non sono contemplate nella rassegna. 
Elaborazione di dati tratti dal Digitized Sky Survey (DSS) del Palomar Observatory Sky Survey (POSS I). 



 
 
Nei dintorni della delta e di Mira
A metà strada tra Mira (la omicron) e la delta si incontra il piccolo gruppo di NGC936 (LGG60), di cui fanno parte anche NGC941 e NGC955. Le tre galassie, distanti circa 70 milioni di anni-luce, si allineano da ovest verso est in uno spazio di 44’.
5°,9 a SO di Kaffaljidhma (la gamma, una bianca di mag 3,5), NGC936, una barrata SB0, precede la 75 cet (mag 5,4) di 1°,1. Questa è, di gran lunga, la galassia principale del gruppo, sia per luminosità (mag 10,1) che per estensione: in posizione quasi frontale, si estende per quasi 5’ in direzione SE-NO. Si nota soprattutto la luminosa barra centrale ed il basso contrasto dell’ovale esterno in cui però, nelle immagini CCD, è possibile riconoscere l’accenno di deboli bracci avvolti in senso orario.
Di due magnitudini più debole è NGC941 che segue NGC936 di 12’,6. Si tratta di una spirale Sc in posizione quasi frontale. 
Di uguale luminosità, ma più discosta, a 31',6 segue NGC955, una spirale Sab disposta quasi di profilo che si allunga per quasi 3’ da SSO verso NNE.
Figura 3.  Campo del gruppo di galassie di NGC936. 
L’immagine è una sintesi a colori delle riprese in banda blu (B) e rossa (R) tratte dal POSS 2. 

 
A sud, si osservano le altre due galassie, di dodicesima magnitudine: NGC895, 2°,6 a sud di Mira e NGC958, che segue la medesima stella di 2°,8. La prima, distante oltre 100 milioni di anni-luce, è una spirale Sc in posizione quasi frontale, caratterizzata da un nucleo brillante e da due bracci assai luminosi ed evidenti che si avvolgono in senso antiorario. La seconda, distante quasi 270 milioni di anni-luce, è, di gran lunga, l’oggetto più remoto della rassegna. È una spirale Sbc di dimensioni più che doppie rispetto alla nostra Via Lattea. Nonostante la notevole inclinazione, si possono apprezzare due bracci che si avvolgono in senso antiorario. 
Figura 4.  Rappresentazioni a colori di alcuni degli oggetti descritti nell’articolo realizzate a partire dai dati in banda blu (B) e rossa (R), tratti dal POSS 2. I riquadri sono di 6’ di lato. 
Elaborazioni dei dati resi disponibili dal Digitized Sky Survey di seconda generazione (DSS-2). 



 
Il gruppo di NGC1052
11°,3 a S di Kaffaljidhma e sulla direttrice tra la delta e la pi, due stelle di quarta magnitudine, si incontra il gruppo di NGC1052, il più cospicuo della rassegna situato ad una distanza inferiore ai 70 milioni di anni-luce. Qui si presentano cinque dei suoi componenti: NGC1022 e NGC991 a nord, NGC1052 e NGC1042 nella porzione centrale e NGC988 a sud-ovest.
Figura 5.  Immagini in pseudocolori di NGC 864, di NGC1022 e di NGC1042 tratte dalle riprese effettuate con lo strumento WFPC-2 a bordo del Telescopio Spaziale Hubble (HST). 
NGC1022 è una spirale barrata SBa di mag 11,4 in posizione quasi frontale. Mostra un nucleo brillante e due cospicui e massicci bracci che si sviluppano in senso antiorario. 54' a OSO si incontra la più debole (mag 12,4) spirale Sc NGC991. Nonostante la posizione frontale si distingue con molta difficoltà il disegno dei bracci.
1°,8 a sud di NGC1022, si può osservare NGC1042, una splendida spirale Sc in posizione frontale, che fa bella mostra dei suoi due bracci che si snodano in senso orario, per quasi 360°, a partire dal piccolo e brillante nucleo, di aspetto quasi stellare. Nella parte terminale i bracci si rompono in ramificazioni e filamenti.
14,7' più a NE si incontra l’ellittica di tipo E4 NGC1052, la galassia principale del gruppo. Di mag 10,4, si fa notare solo per l’elevata luminosità superficiale della porzione centrale che sfuma gradualmente verso l’esterno. Allungata per 3’ da ESE verso ONO è una radiogalassia attiva.
Infine, si può osservare NGC988, 1°,5 a SO di NGC1042, che pare affacciarsi da dietro una stella di mag 7,1 che, sovrapposta alla porzione occidentale del disco, ne disturba notevolmente la visione. Questa spirale, di tipo intermedio Sc/SBc, si dispone con una notevole inclinazione rispetto al piano di vista e si allunga per oltre 4’,5 in direzione ESE-ONO. Nonostante il fastidio introdotto dalla presenza della stella e l’inclinazione, si distinguono agevolmente i massicci bracci avvolti in senso orario.
Figura 6.  Immagine amatoriale di NGC 895 realizzata da Adam Block mediante tecnica LRGB, con telescopio Schmidt-Cassegrain da 406 mm di diametro e camera CCD dotata di sensore KAF-1600E.  Figura 7.  Ripresa della SN2003gs in NGC936 realizzata il 1 agosto con il telescopio da 0,9m del CTIO (Cerro Tololo Inter-American Observatory), in Cile, da Jennifer Marshall. L’immagine risultante in pseudocolori è stata sintetizzata da  Pablo Candia mediante l’impiego di filtri BVI. 



articolo di Enrico Prosperi - l'astronomia n.247 - novembre  2001

Home
Elenco articoli